sabato 29 dicembre 2012
Ferma i lavori
Oggi presidio da solo il salone, migliaia di metri quadri di esposizione... tra ferie e infortuni dell'ultimo minuto sono senza colleghi. La filodiffusione manda Bon Jovi "wanted dead or alive" e di clienti nemmeno l'ombra, sono praticamente da solo. Non mi è mai capitato, di sabato poi è veramente un fatto eccezionale e coincide con l'ultimo giorno di lavoro in questo difficilissimo 2012 che è arrivato quasi alla fine e sembrava non finire mai proprio come questo lungo giorno noioso.
Aspetta, aspetta...
Come non detto, proprio ora sento che venderò una macchina...
lunedì 17 dicembre 2012
Costole sessioni e sensazioni
Una brutta scivolata sul ghiaccio che si è formato in terrazza poteva avere conseguenze peggiori ma anche migliori. Guardiamo quindi il bicchiere mezzo pieno anche se era completamente vuoto perchè non avevo bevuto, la caduta è stata originata da chi scelleratamente ha deciso di lavare la terrazza con abbondante acqua sottovalutando che la scorsa settimana all'ora di cena il nord Italia era ovunque sotto zero e quindi la possibilità che ghiacciassero le piastrelle era elevatissima. Dopo lastre ed accertamenti mi sono portato a casa oltre al referto del pronto soccorso un vasto ematoma al costato e un bel po' di delusione per non poter dare il mio contributo ai miei compagni di basket che giovedì scorso hanno perso a Muggio' la quarta partita su quattro disputate. Il mio rientro è previsto tra una decina di giorni. L' incidente non mi ha impedito (anche se la preoccupazione che non potessi farcela mi ha accompagnato fino a pochi minuti prima dell'esibizione) di vivere una bella esperienza con i Pocket Chestnut in uno scantinato milanese convertito per l'occasione a "studio televisivo". Si tratta di SenSessions una specie di "format" nato da un' idea del nostro booking che è stata presa sul serio dallo Spazio Senza Tempo. Dopo aver invitato alcuni nostri estimatori tra il pubblico e dopo aver coinvolto il simpaticissimo Gasser Alì di Radio Popolare come conduttore ci hanno chiesto di suonare una manciata di pezzi dal vivo in assetto acustico (con percussioni) allietandoci una nebbiosissima domenica. Non sono mancate le domande di Gasser, risate spontanee e la registrazione audio con applausi un po' meno spontanei. Da quel che ho potuto sentire in cuffia dopo il live set, l'operazione è davvero ben riuscita. Ho utilizzato il set da viaggio (con la valigia al posto della gran cassa) e abbiamo scelto di suonare anche tre nuovi brani che stiamo componendo in questo periodo in vista del nuovo album.
Pocket Chestnut live a SenSessions, Milano. |
martedì 11 dicembre 2012
Rico's Friends hall of fame: Glauco
Glauco è uno di quegli amici conosciuti ai tempi delle scuole quando in certi periodi dell'anno partiva l' autogestione e si incontravano gli studenti degli altri istituti e licei della città. Si parla ormai di più di venti anni fa. La nostra amicizia è sempre rimasta ben salda alimentata dalla passione per concerti dei Marlene Kuntz che ci ha portato ad una frequentazione assidua soprattutto nella seconda metà degli anni '90. Il nostro rapporto ha sempre trovato libero sfogo nella voglia di bere sempre un bicchiere in più degli altri. Ma non fraintendete, se la nostra fosse stata una frequentazione solo alcolica oggi non avrebbe mantenuto solide basi. Con Glauco è sempre stato edificante aprirsi e cercare un confronto, di sicuro cio' che ho ricevuto in cambio è stato un punto di vista concreto, mai finto borghese, talvolta anzi fin troppo proletario. Colpito da premature scomparse il cui dolore ha scavato solchi nel profondo del suo volto, Glauco rappresenta oggi l'esempio di come si puo' reagire a testa alta ai drammi della vita e seppur la mia ''presenza'' sia stata più una distanza fisica (ma mai mentale) oggi sono felice del suo trasferimento a Genova, mi compiaccio della capacità di cambiare pagina e con un augurio di ''buona fortuna'', nella mia distanza gli sono vicino.
lunedì 10 dicembre 2012
Luci e sottomarini
Mi è sempre piaciuto fare le decorazioni natalizie, per il presepe in particolare ho sempre avuto una particolare predilezione. Ogni anno l'otto di dicembre mi applico con pazienza e anche in questa occasione il momento degli addobbi è stato molto piacevole se consideriamo che la festività è caduta di sabato, giorno in cui di solito lavoro. Questo è il risultato.
Ogni tanto c'è qualche musicologo che sostiene che le canzoni abbiano le loro stagioni, probabilmente se penso a "Vamos a la playa" o "Sole cuore amore" sono d'accordo ma il concetto è più variegato nel mio vissuto. Ci sono infatti album (e non necessariamente sono di canzoni tradizionali legate al Natale come "One more drifter in the snow" di Aimee Mann) che associo al periodo delle feste natalizie perchè li ho acquistati nei giorni che precedono le feste e avendoli consumati in questi momenti di vacanza sono andati a collocarsi tra le colonne sonore invernali, prendendo di conseguenza questa specie di stagionalità. Ce ne sono almeno una decina nella mia collezione ma uno in particolare mi piace riprodurre mentre sono all'opera e si tratta di "Declare a new state" dei The Submarines. Ho avuto modo di scoprirli dal vivo nel 2008 ad Amsterdam come gruppo di supporto al tour di Aimee Mann e mi piacquero molto, comprai il loro primo album direttamente da John Dragonetti al banchetto che avevano allestito e da allora, nel mese di dicembre, suona più di Jingle Bell.
Ogni tanto c'è qualche musicologo che sostiene che le canzoni abbiano le loro stagioni, probabilmente se penso a "Vamos a la playa" o "Sole cuore amore" sono d'accordo ma il concetto è più variegato nel mio vissuto. Ci sono infatti album (e non necessariamente sono di canzoni tradizionali legate al Natale come "One more drifter in the snow" di Aimee Mann) che associo al periodo delle feste natalizie perchè li ho acquistati nei giorni che precedono le feste e avendoli consumati in questi momenti di vacanza sono andati a collocarsi tra le colonne sonore invernali, prendendo di conseguenza questa specie di stagionalità. Ce ne sono almeno una decina nella mia collezione ma uno in particolare mi piace riprodurre mentre sono all'opera e si tratta di "Declare a new state" dei The Submarines. Ho avuto modo di scoprirli dal vivo nel 2008 ad Amsterdam come gruppo di supporto al tour di Aimee Mann e mi piacquero molto, comprai il loro primo album direttamente da John Dragonetti al banchetto che avevano allestito e da allora, nel mese di dicembre, suona più di Jingle Bell.
venerdì 7 dicembre 2012
L'antidoto
L'esaltazione della violenza anche se accecati da trance agonistica è un comportamento stupido, per me è semplicemente da ignorare prima ancora di condannarlo. Non si tratta di assumere un comportamento da bacchettone di fronte a un confronto con un avversario, è questione di educazione civica e sportiva. Mi è capitato poche volte di litigare fino al punto di menare le mani, credo di poter ammettere con grande candore di averle più prese che date in tutti i miei trentotto anni. Pero' ne parlo. Trovo pericolosissimo litigare in auto per esempio, non reagisco mai anche di fronte ai comportamenti scorretti messi in atto dai più frustrati automobilisti. Nello sport è diverso, a meno che si stia parlando di baseball, tennis, ping pong o pallavolo il contatto fisico è inevitabile, il body check se si vuole dare un tono internazionale alla cosa, ma è forse più opportuno chiamarlo semplicemente scontro, puo' assumere contorni sfaccettati. In pratica qualche animale puo' finire a fare a botte. E così è andata mercoledì sera se ancora non si è capito. Ho avuto un mal di stomaco perforante dopo che un mio compagno di squadra ha colpito al volto un avversario e ho preferito ignorare qualsiasi cosa sia avvenuta dopo. Il mio antidoto per provare almeno solo un senso di pena nei confronti di chi eccede, questo e' il riassunto.Pero' ne scrivo. Non si possono ignorare invece i quarantadue punti subiti, ed è la stata la conseguenza naturale al fattaccio. C'è stato un momento nell'ultimo quarto in cui la resa non programmata è stata quasi automatica come se ci fossimo detti che farci massacrare sportivamente era la cosa migliore da fare. Il giorno dopo con qualche pensiero sulla vicenda che ancora mi girava in testa ho ottenuto l'idoneità medico sportiva.
martedì 4 dicembre 2012
Terza convocazione
Domani, sarò in campo contro la squadra in cui sono cresciuto e per la quale ho tifato quando militava in B2 quasi come se fosse il basket dei campioni. L'emozione sarà certa nonostante il risultato sia quasi scontato viste le grandi potenzialità e ambizioni della Forti e Liberi. Da parte mia ci sto mettendo tutta la grinta possibile per cercare di tornare quello che ero da ragazzo. Ieri sera in allenamento gambe pesanti e fiato corto ma una consapevolezza dei miei mezzi finalmente ristabilita.
Appuntamento a Monza in via Marmolada, alle ore 21:30 palla a due.
Appuntamento a Monza in via Marmolada, alle ore 21:30 palla a due.
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