mercoledì 5 giugno 2013

Week-end of the year

Sì, quello appena passato è stato proprio il fine settimana dell'anno. La promessa che si sono scambiati Francesca e Roberto (sabato scorso sono diventati miei cognati anche formalmente) ha dato il via ai festeggiamenti che si sono protratti fino al giorno successivo. La splendida cornice del Lago di Como e un tempo clemente sono stati gli ingredienti base di una ricetta riuscitissima. Con pochi mezzi, ma senza improvvisazione, la famiglia di mia moglie si è trasformata in una efficace agenzia di wedding planners astuti e ricchi di idee.

L'arrivo emozionato della sposa accompagnata dal raggiante Papà

Poi c'è stato il fattore più importante per la riuscita di una festa, il pubblico, gli invitati insomma. Come in ogni cerimonia che si rispetti, il giusto ambiente sono in grado di crearlo i gentili ospiti, in questo caso ognuno col suo tocco di follia e originalità. Io ho fatto da cocchiere scortando la coppia di novelli sposi via lago a bordo del mio piccolo gommone di cui prossimamente scriverò, ed è stato un momento emozionante arrivare al luogo del primo rinfresco con decine di persone che applaudono e gridano "w gli sposi!" Per uno come me che si commuove anche di fronte al sindaco che legge allegramente gli articoli del codice civile è stato un modo per entrare in sintonia con molti invitati che non conoscevo personalmente. In ordine sparso si sono susseguiti baci, abbracci, brindisi, sorrisi, lunghe chiacchierate, fuochi d'artificio, lanci di petali, porzioni di carne alla piota, danze e riflessioni sulla vita.

Gli sposi consegnano le bomboniere


Il giorno successivo dopo aver consumato gli avanzi ed aver ascoltato i commenti felici degli ultimi ospiti pronti a ripartire sono andato a Como per suonare all'Ostello Respaù con i Pocket Chestnut. Quello di Santa Brigida e Respaù è un contesto incredibile arroccato sui colli che dominano Como, il forte vento ha messo a dura prova il pubblico, semplicemente delizioso. Persone di tutte le età attente, silenziose ed affettuose, si sono sobbarcate una salita a piedi non proibitiva ma neanche agevole e sono scese a valle con il buio dopo aver atteso la fine del concerto e averci letteralmente sommerso di complimenti. Molte volte ci vuole davvero poco per essere felici basta creare i presupposti prima dentro se stessi per poi con piccoli gesti e la consuetà umiltà trasmettere agli altri solo sensazioni positive.

Appena terminato il concerto sono assediato da fans "maturi"

Nessun commento:

Posta un commento