Jac e Titti all' Isola d'Elba, Agosto 1998 |
giovedì 30 gennaio 2014
Scatti
L'attimo in cui si scatta una fotografia è importante. Più che una bella macchina, un obiettivo potente, un bel filtro e l'abilità tecnologica nel ritoccare una foto (come spesso si usa fare oggi con i sistemi moderni) è importante possedere quel talento che ti spinge a fotografare senza posa una scena che va al di là dell'immagine stessa. Io, della grande arte della fotografia, penso principalmente questo. Nel 1998 durante una indimenticabile vacanza all'Isola d'Elba sono riuscito a fermare un momento in una fotografia. Eravamo una bella comitiva di amici poco più che ventenni e in spiaggia ci si andava principalmente per dormire. Una mattina di agosto il cielo prometteva pioggia e la baia di Cavoli era semideserta. Seduto dietro Jac dormiente guardavo le saette che si intrecciavano all'orizzonte con la speranza di immortalarne una mentre scagliava la sua elettricità nel mare. Ero certo di esserci riuscito ma quando arrivo' il momento di sviluppare le foto mi resi conto che del lampo e di quel cielo tempestoso non c'era nulla ma forse era meglio così. Dove ancora si tocca ecco apparire Titti, di schiena, con costume succinto a ravvivarne le forme proprio nel momento in cui si sta per tuffare. Per lungo tempo questa immagine che incollo sotto è stata il ricordo di una vacanza strepitosa con la forza evocativa della nostra spensieratezza e il vanto di vederla appesa in vari ingrandimenti nelle case degli amici dell'epoca. Non la trovavo più, poi ieri è ricomparsa magicamente, eccola.
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