sabato 5 gennaio 2013

2013


Dunque: in merito al post precedente, è andata bene... sì, ho venduto la macchina. So che non ci avete perso il sonno a pensarci ma è stata la vendita più ostica (ma simpatica allo stesso tempo) rispetto a tutte le altre che si sono susseguite l'anno passato. Detto questo auguro un buon 2013 a tutti i lettori silenziosi che lentamente stanno scoprendo questo nuovo blog. Nel vecchio diario avevo dedicato un post a chi ti fa gli auguri di 'buon anno' anche dopo un mese perche' "sai, dal 2012 non ti avevo ancora visto e allora..." e allora cosa? Non starebbe bene un consumato ma semplice 'come stai,tutto bene'? Ho sempre pensato che la gentilezza spontanea solo perchè non costa denaro non è affine all' aver buone maniere ma significa conformarsi a un' abitudine fredda e piatta (quella del fare gli auguri di buon anno a scoppio ritardato). Inizio quindi sbottando il 2013 ma non sono scorbutico, anzi, ho passato delle buone giornate a riposarmi e una breve gita nelle Langhe ha contribuito a darmi pace.



Come primo messaggio del nuovo 'buon anno' pubblico qui sopra lo scatto di un momento che mi ha visto riunito insieme ai miei fratelli . Non accadeva da un po' di rivederci tra alberi illuminati e giornate dove fuori fa buio presto ma in casa non si spegne mai la luce e per uno che fissa in angoli sperduti del cervello momenti intensi come se fossero istantanee penso che sia un buon principio lasciarne una traccia vivida sul web. Ecco a voi queste espressioni di piccoli che si son fatti grandi.





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