giovedì 7 gennaio 2016

Eroi nel vento: Dino Zoff

Inizio il 2016 aggiungendo un altro giocatore alla Nazionale dei miei sogni, non lo facevo da un po' e oggi arricchisco la squadra con il mio ruolo preferito: il portiere. Qualche anno fa con Marit la batterista del gruppo olandese Caesar con cui ho condiviso in passato alcuni concerti all'estero avevamo coniato un motto: "il batterista è il portiere della band". Nei backstage si sparano spesso un sacco di cazzate, io ero follemente affascinato da Marit per le sue qualità di batterista ma anche di donna molto appassionata di sport, dopo un concerto andato particolarmente bene restammo nei camerini a lungo a bere e festeggiare ci inventammo una similitudine tra la vita del batterista e del portiere di una squadra di calcio. Una delle analogie tra i due ruoli che ci aveva spinto a fare questo confronto era riferita in particolare a quando si commette un errore. Un goal preso sotto le gambe del portiere attira i fischi e le imprecazioni dell'intero stadio come il batterista che perde il tempo durante un concerto, se succede difficilmente riuscirà a mascherare l'errore alle orecchie del pubblico. Un chitarrista che sbaglia una nota è come un centrocampista che sbaglia un passaggio, ci può stare in una partita e anche una moltitudine di imprecisioni possono non influire sul risultato finale. Il portiere e il batterista non possono permettersi sbagli perché sarebbero comunque macroscopici. Un altro parallelo era legato al posizionamento di entrambi sul palco e sul terreno di gioco, portiere e batterista godono infatti di una visuale che permette di controllare tutta la scena come in cabina di regia. Il portiere della mia squadra ideale è da sempre Dino Zoff, infrango una regola di questa "rubrica" quella che accenno nel primo post di questo ciclo quando dico che per entrare nella squadra dei miei sogni è necessario che abbia visto giocare dal vivo il giocatore in questione. Per Zoff questo non è accaduto se non guardandolo in televisione. Nella mia vita non ho mai assistito allo stadio ad una partita dell'Italia e quando Zoff difendeva la porta della Juventus ero troppo piccolo e non ancora pronto a frequentare lo stadio. Di gesti tecnici significativi ne potrei citare tantissimi, uno su tutti potrebbe essere la parata decisiva su un tiro di Oscar che permise all'Italia di non soccombere al Brasile nel mitico Mundial '82 giocato (e vinto!) in Spagna, preferisco però ricordare il grande Zoff quando da allenatore rispose a tono all'allora premier Silvio Berlusconi che in piena fase di onnipotenza si sentì in diritto di criticare l'Italia allenata da Zoff e appena sconfitta dalla Francia nei campionati Europei organizzati proprio dai Francesi. Dopo la meritata (ma anche sfortunata) sconfitta Zoff incassò il colpo e si dimise dall'incarico dichiarando queste parole: " dopo una vita spesa per lo sport non prendo lezioni di umiltà dal Signor Berlusconi..." un modo coraggioso degno di un grande portiere per uscire di scena. In questi due articoli viene raccontato l'accaduto.

http://www.repubblica.it/online/camp_europeo/berlu/berlu/berlu.html 
http://www.repubblica.it/online/camp_europeo/granello/granello/granello.html





Eroi nel vento è una canzone dei Litfiba, una delle prime della loro produzione, non c'entra un bel niente con questo tema ma mi piaceva molto come titolo, così, liberamente, me ne servo.

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