mercoledì 30 luglio 2014

Ricordare -diario di bordo- terza e ultima parte

Trascorrere una vacanza in Grecia a bordo di una barca a vela è stata un'esperienza talmente riuscita che anche questa estate, che non è ancora definibile tale visto il maltempo che ci ha accompagnato per tutto luglio, ho deciso di ripetere il viaggio. Lo scorso settembre avevo iniziato un "pippone" per raccontare ed archiviare i ricordi accumulati di baia in baia poi mi sono rotto i coglioni in fretta ed ho lasciato quello scritto diviso tra prima e seconda parte. Nei capitoli successivi avrei raccontato delle sessantotto miglia di mare forza quattro per raggiungere Pylos in piena notte, dell'ormeggio complicato nel golfo di Elaphounisi, la pace che si respira a  Methoni, le tartarughe marine di Thrakila, le tante cene consumate nelle locande tipiche di ogni luogo visitato, le interminabili conversazioni davanti al ghiotto cibo greco, il suggestivo rientro a Kalamata sotto il temporale, la voglia di darsi un tono marinaresco al bar dello yacht club mangiando club sandwich e patatine, e invece mi fermo qui. Concludo con una foto che mi ritrare in compagnia di coloro che tra poco ci condurranno da Atene fino a Creta. Sergio e Max sono due persone straordinarie, velisti professionisti abituati a far star bene le persone. Diversi nel carattere e nel modo di porsi ci accomuna una grande passione per la musica. Max è cresciuto con i Litfiba, la prima formazione con Ringo e Maroccolo a comporre la sezione ritmica, ha visto centinaia di concerti negli anni '80 ed ha ricordi nitidi come il Mar dei Caraibi. Sergio ha girato il mondo sulle barche a vela, ha lavorato con i più grandi armatori, poi per quindici anni si è dedicato a fare il tour manager per gruppi del calibro di Bluebeaters, Africa Unite, Casino Royale e non basterebbe un volume enciclopedico per contenere i suoi racconti di quelle esperienze. Non vedo l'ora di partire, si capisce?

Con Sergio e Max nella baia di Thrakila

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