Il terzo dei concerti che abbiamo fatto in maggio è il più atteso, uno di quelli dove non ci pagano ma sorridendo tra noi diciamo che va fatto perchè: "ci da visibilità". Suoniamo di supporto a
Chadwick Stokes che io non so nemmeno chi sia e tantomeno che musica suoni, non mi sono documentato. Quando arrivo al Biko per l'ora di cena non posso fare a meno di notare un enorme Tour Bus parcheggiato di fronte al locale. Ne ho già visti di così grossi quando ho suonato di supporto a Graham Coxon, ai Franz Ferdinand, agli I am Kloot, mai in altre occasioni importanti. So che Chadwick suonerà da solo, senza la band, viene automatico chiedersi cosa se ne faccia di tutto quello spazio e quanto debba essere popolare per avere quel budget a disposizione. Fonti informate dicono che un autobus di quelle dimensioni costa 400 euro al giorno escluso il costo dell'autista e del carburante. E' la sera in cui la Juve si gioca il ritorno della semifinale che la puo' portare dritta alla finalissima di Berlino, le strade sono deserte e dopo aver cenato nel locale con tutto lo staff del Biko preparo il set di batteria che l'organizzazione mi ha messo a disposizione.
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Il set utilizzato al Biko, 14.05.2015 |
Il palco del Biko è piccolo e stretto, ci abbiamo già suonato un anno fa di supporto ad Adam Green e in quella occasione mi sono reso conto di quanto il pubblico che frequenta questo locale sia attento, selezionato. Ti senti gli occhi addosso e la vicinanza delle persone incute un po' di timore. Passeggio fuori dal locale e gli spettatori arrivano alla spicciolata, entrare costa 15 euro, non poco per un mercoledì sera. Temo che la serata sarà un flop tremendo e quando inizia il primo artista, Matteo aka 'Morning Tea' l'unico pubblico che si ritrova davanti sono i Pocket Chestnut, una manciata di nostri amici che sono venuti presto per sentirci e lo staff del Biko. Quando arriva il nostro turno il locale si è riempito per metà e siamo contenti che di fronte a noi non ci sia il deserto. Nel backstage abbiamo conosciuto Chadwick, parla lentamente, ha dei modi carini si comporta con rara gentilezza che lo distingue dall'insopportabile tour manager. Chad ci ha chiesto qualcosa della nostra musica, ha ascoltatom il soundcheck e ci sommerge di complimenti. Ci ha raccontato che sta girando con tutta la sua famiglia, suo fratello, mamma, nonna, la moglie e due figli. Per questo si muove con il tour bus, gli costa meno rispetto ai soggiorni in albergo e così possono stare tutti insieme durante gli spostamenti. Facciamo un set corto di circa quaranta minuti e Tum riesce ad instaurare un bel rapporto col pubblico. Durante l'ultima canzone lascia il palco, si siede in mezzo alle persone e le fa cantare al microfono. Lo ha fatto altre volte ma in questa occasione gli riesce particolarmente bene. Quando abbiamo finito smonto velocemente le mie cose e le carico in macchina, qualcuno mi ferma per complimentarsi, mi fa piacere anche se credo di aver suonato in maniera scolastica, senza emozione. Pago il prezzo della sobrietà, niente svolazzi, faccio il mio compito da bravo scolaretto. Mi fermo ad ascoltare Chadwick, è veramente bravo, comunica con sincerità, si emoziona e fa emozionare.
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Chadwick Stokes |
Qualche giorno dopo vado alla festa di compleanno di Paolo, un amico dei Pocket che vive in un bellissimo appartamento in via Foppa a Milano. Molti degli invitati sono venuti a sentirci in tutti e tre i concerti, li conosco solo di vista e in quell'occasione riesco a parlarci andando oltre i semplici saluti di rito. Mi confidano che il concerto del Biko è stato bellissimo, il migliore dei tre, mi dicono che si è percepito qualcosa di magico che negli altri live non era emerso. Ancora una volta sono sorpreso di come le sensazioni di chi sta sul palco possano essere così diverse rispetto a chi è dall'altra parte e di quanto sia bellissimo dopo tanti anni e centinaia di concerti emozionarsi ancora nell' avere questo tipo di rivelazioni.
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Paolo e Pol appena terminato il soundcheck |