Sono molto onorato di suonare stasera a questo evento. Qualche anno fa, credo nel 2011, suonammo in una casa di studenti a Milano, eravamo poco preparati e cercammo di rendere le nostre canzoni in chiave acustica (ai tempi erano solo quelle contenute in bedroom rock n' roll). Furono le prime volte in cui utilizzai la valigia al posto della gran cassa. Da allora ne sono seguiti altri di questi "house concert" e il set si è costantemente adeguato alle situazioni. Non immaginate quanto sia difficile suonare soft senza amplificazione un set acustico. La difficoltà non sta tanto nel semplificare le parti (già elementari di per sè) ma nel tenere un tocco che sia gradevole, non rumoroso ma neanche troppo inscatolato. Una volta trovato il percorso giusto che le braccia devono fare, bisogna mantenere costante questo processo ciclico senza farsi prendere dall'enfasi della situazione raccolta con il pubblico a due centimetri che ti respira addosso. Ogni imprecisione è immediatamente percepibile e rende ricca di insidie anche la più semplice delle canzoni. Stasera ospiteremo anche Stefano, un trombettista brianzolo che sta dando ad alcuni dei brani più intimi del nostro repertorio una interessante soluzione armonica.
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