Ottimi ricordi da archiviare (e non dimenticare) per i Pocket Chestnut. Il 18 ottobre a Castelleone in provincia di Cremona, nel locale denominato "Alice in Città" siamo stati trattati come piccole grandi rockstar da un gruppo di volenterosi soci che pochi anni fa hanno dato vita ad un'associazione culturale per combattare la noia della provincia. Con qualche difficoltà stanno riuscendo nell'intento di offrire agli autoctoni uno svago diverso dalla partita al bar. Mi ha colpito molto l'attenzione scenografica che hanno studiato per il palco con un impianto luci strepitoso ed un telo oscurante caduto dopo un clic gestito da un ipad e che magicamente ci ha svelato al pubblico (purtroppo poco numeroso) dopo l'introduzione di Castaway.
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Il drumkit di Castelleone con il telo a nascondere il palco |
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I Pocket dopo il concerto |
Venerdì 24 siamo invece tornati alla Fabbrica del Vapore a Milano, nello spazio dove opera l'associazione "mascherenere". Tutto è migliorato rispetto a qualche anno fa. Le luci e l'acustica in particolare sono ora più efficaci, non è cambiato invece il piccolo angolo che ospitava due band e le relative attrezzature. Nel cambio "palco" in quel gomitolo di cavi sparpagliato ovunque ho rotto accidentalmente un piccolo microfono del gruppo che ci ha preceduto il trio di Giovanni Melucci. La somma dei miei danni aumenta, era dal fatidico crash della lampada di vetro del gruppo "Il cubo di Rubik monocromo" che facevo il bravo.
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Stefano Cattaneo da un grande apporto al nostro suono |
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L'espressione mistica di Tum sul primo brano in scaletta @ la fabbrica del vapore |