Stamattina sfogliando velocemente il Corriere della sera ho letto un bell'approfondimento sul mondo dei tatuaggi, incollo la foto qui sotto.
Io adoro i tatuaggi. Mi piace vederli su corpi scolpiti dai muscoli e apprezzo anche chi li ''indossa'' volgarmente solo per il gusto di apparire tatuato. Ho sempre considerato il tatuaggio una vera forma d'arte. Nonostante i tanti ammonimenti da parte di genitori, fratelli ed amici a non disegnare in maniera irreversibile il mio corpo, nel 1993 ad Amsterdam facevo il mio primo tatuaggio, un piccolo sole che ride e fa l'occhiolino. Scelsi il braccio sinistro, proprio sotto il gomito e da inesperto sottovalutai l'esposizione al sole rovinando in pochi giorni gran parte del colore. Fui costretto a farlo ribattere. Dieci anni dopo a Monza mi sono fatto tatuare una luna piena sull'avambraccio sinistro. Un paio di settimane fa da un amico che ha un piccolo studio a Gorgonzola ho aggiunto il terzo tatuaggio della mia vita, una scimmietta dallo sguardo tenero e simpatico sulla parte alta delle schiena. Ripensare a venti anni fa, quando il tatuaggio seppure piccolo e scherzoso quasi come fosse una calcomania non era così diffuso e "semplice da portare", mi riporta alla mente il perchè di quella scelta. Erano i tempi in cui i Red hot chili peppers -che adoravo- sbancavano il mondo con il loro album di maggior successo "Blood sugar sex magik" e il booklet del disco li ritraeva spesso a torso nudo pieni di bellissimi tatuaggi. Nei video trovavo questo look molto attraente, anzi fighissimo. Poi venni a conoscenza che fuori dal mondo del rock il tatuaggio aveva nobili origini rispetto al luogo comune che vuole solo galeotti, camalli e marinai sfoggiare teschi, ancore e nomi di donne incisi su petto e bicipiti. Decisi di farlo. "Con un tatuaggio comunichiamo al mondo il nostro modo di essere" così c'è scritto in grande nel servizio del Corriere. Ah sì? Bella, balle. D'accordo, c'è un siginificato, il sole, la luna, il giorno e la notte, io che sono un po' così, da prendere per come sono la luce e il buio. L'omaggio ai Pink Floyd di ''The dark side of the moon'' e anche il fatto che spesso quando guido di notte vedere una bella luna non mi lascia indifferente. Lasciarmi accecare dal sole, poi lo trovo semplicemente inebriante, più di qualsiasi altro abbaglio. Ora c'è anche la scimmia, vuol dire qualcosa, puo' voler dire tanto, è il mio animale preferito e anche il posto dove giace e morirà ha un senso, ma in fondo il perchè di un tatuaggio non significa niente se non che, almeno tu, lo trovi bello.
Si ok ma non lo far vedere a tuo nipote!! Ah ah ah!!!
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