sabato 30 marzo 2013

Se me lo dicevi prima

Sono triste per la morte di Enzo Jannacci che lo ha colto, non di sorpresa, la scorsa notte in una clinica milanese. Sapevo che era irrimediabilmente ammalato da tempo, ora che è arrivato il brutto momento riporto una delle strofe dei suoi testi che seppur nella sua banalità alla ricerca della rima mi ha sempre dato l'idea dell'ironia che sapeva metterci anche nella disperazione: "E allora sarà ancora bello. Quando tace il water. Quando spegni il boiler. Quando guardi il tunnel. Quando, quando senti il sole ". Ciao Enzo.

giovedì 28 marzo 2013

Collaborazione Giussanese

Il gruppo Marta sui tubi che ho apprezzato all'inizio della loro carriera con l'album "Muscoli e dei"  ne ha fatta di strada. Pensavo questo dopo aver sorriso guardando l' immagine trovata sul giornale brianzolo "Il Cittadino".

giovedì 21 marzo 2013

Primavera

Solo due giorni fa nevicava oggi invece nel primo giorno di primavera il cielo è azzurro, la temperatura è salita di dodici gradi e il Fohn che soffia dalla Svizzera scompiglia i capelli portando molta elettricità nell'aria. Mi sono svegliato un po' acciaccato dopo l'ennesima sconfitta a pallacanestro, abbiamo lottato contro una squadra parecchio rissosa ma abbiamo tenuto in vita la partita fino alla fine. Nel dopo gara siamo giunti alla conclusione che perdere così puo' anche essere divertente. E' l'unica giustificazione ad un campionato arrivato ormai alla quattordicesima gara senza ancora aver avuto il piacere di vincerne una. Il tempo così "solare" non sempre mi mette il buon umore, io sono da sempre un po' ''scozzese'' riguardo al meteo. Amo il buio, la nebbia e il clima uggioso, però oggi sono in vena di ricordi e sorrido in continuazione. E' anche per questo che ho aperto nuovamente un blog, per lasciare una traccia scritta dei ricordi. Dieci anni fa, di questi tempi, il gruppo di cui ho fatto parte per sette anni, i Kech, riceveva lusinghieri inviti per suonare in alcuni festival estivi e ricordo benissimo la mia ansia nel tener fede agli accordi presi con il gruppo da far combaciare con l'attività lavorativa. Si parlava di andare in veneto, in sicilia con annessi spostamenti lunghi e complicati. Il gruppo che aveva a quei tempi in formazione il secondo bassista della nostra storia, più precisamente una ragazza di nome Barbara, iniziava a pregustare quel minimo di consenso che ci permise poco dopo di vivere bellissime esperienze, scontrandosi però con il carattere non semplice della ragazza. Una sera di marzo, fuori dalla nostra sala prove tirava questo vento di cui ho parlato prima e il cielo era una distesa di stelle talmente limpide e vicine da ricordarmi le nottate greche quando sdraiato sulla spiaggia di un' isola qualsiasi delle Cicladi guardavo il luccicare di quei puntini e sognavo ad occhi aperti di diventare un musicista. Quella sera di dieci anni fa al telefono della nostra cantante Giovanna arrivo' una telefonata. Io e il chitarrista Pol eravamo fuori a fumare e ci spaventammo sentendola urlare. Quella chiamata non fu un allarme ma semplicemente la risposta ad un concorso musicale al quale, per gioco, ci eravamo iscritti. Si trattava del "Diesel Music Awards 2003" e ci veniva comunicato che avevamo vinto la categoria rock. Quella manifestazione grazie al supporto di uno sponsor d'eccezione ci permise di suonare all'Alcatraz di Milano, fare le prime interviste televisive, girare un breve spot pubblicitario per una linea di occhiali e quella visibilità ci portò qualche mese dopo, in maniera puramente occasionale, a conoscere due persone straordinarie, Leonardo e Giuseppe della Black Candy records che sarebbe poi diventata l'etichetta per la quale negli anni a venire abbiamo pubblicato due album.

lunedì 11 marzo 2013

Yo la tengo

Ricordo bene il concerto dei Yo La Tengo a Milano nel 2006. Mentre suonavano uno dei mei brani preferiti "Little eyes" quel 27 novembre (giorno del mio compleanno) a una ventina di chilometri dal mai dimenticato Rainbow Club nasceva mia nipote Sveva. Quella sera feci un patto con me stesso tornare a vedere un concerto dei Yo La Tengo con lei. Ieri sera al Lime Light poteva essere l'occasione giusta, almeno per la prima parte del concerto in gran parte dedicata al loro sound più acustico e raccolto sono certo che Sveva avrebbe apprezzato, ma purtroppo non ho nemmeno tentato di coinvolgerla e la promessa è rimandata.



Yo La Tengo @ LimeLight, Milano.


Io non ho resistito al richiamo dell'unico gruppo che mi ha permesso di capire che cosa vuol dire suonare musica "indie rock". Sarebbe uno strazio parlare del mio rapporto con la musica indie, sapere come l'ho scoperta in età adulta, scriverne il perchè non la capisco fino in fondo. Non riuscirei ad essere conciso e temo che risulterei oltre che noioso anche molto ignorante in materia. Pur avendo poca conoscenza di questo immenso mondo indipendente il trio Kaplan/Hubley/McNew me lo rappresenta nella sua totalità e con fierezza sono tornato a casa abbastanza stordito dalle distorsioni dilatate della seconda parte del set indossando una maglietta che a riguardarla il giorno dopo mi sembra alquanto bruttina.