lunedì 12 novembre 2012

Tracollo sportivo milanese

La scorsa settimana è stata per me molto impegnativa, oltre al solito lavoro in concessionaria mi sono recato a Monaco di Baviera dove ho partecipato a un corso tecnico di formazione. Non è la prima volta che frequento questo tipo di corsi che sono massacranti in quanto concentrati in dieci ore che sembrano non aver mai fine visto il grande susseguirsi di attività. Temendo un tracollo fisico, attendevo la domenica per ricaricare le batterie e la giornata era ideale visto il ricco programma sportivo. Avendo saltato anche un allenamento di pallacanestro avevo in programma di correre al mattino per mantenere un buon fiato ma  una pioggia battente mi ha fatto desistere. Così mi sono dedicato a guardare lo sport prima in tv poi dal vivo imponendomi una buona dose di relax mentale e fisico. Ieri era anche la giornata in cui mio nipote Francesco, che ha da poco compiuto otto anni, assisteva per la prima volta ad una partita di calcio allo stadio Meazza di San Siro e il suo esordio è coinciso con una bruciante sconfitta del Milan per 3-1 ad opera della Fiorentina. La sera sarebbe poi stato il turno dell'Inter sconfitta a Bergamo. Ma l'emozione nell'immedesimarmi in quel bambino che sono stato anche io trenta anni fa quando per la prima volta vidi un match di calcio dal vivo non era la sola. Ieri ho portato mia moglie al Forum di Assago per vedere l' Olimpia Milano da una prospettiva inusuale ovvero all'interno di uno Skybox, quelle stanzette situate in alto alla struttura messe a disposizione degli ospiti invitati dai numerosi sponsor. La sconfitta con l'ultima in classifica (Reyer Venezia) non è passata per me in secondo piano visto che delle tante partite che potevano offrirci, le due squadre hanno scelto quella contraddistinta da una pioggia di canestri (entrambe le squadre hanno chiuso in tripla cifra). Per mia moglie è stato divertente constatare di persona in che modo il buffet e l'open bar a disposizione degli invitati siano stati saccheggiati con abili tattiche da parte di sfrontati pseudotifosi che nonostante lo spettacolo e la situazione privilegiata hanno anche trovato il modo di criticare la squadra e la società, che per dirla tutta lo merita, ma visto il non esborso di denaro potevano anche calarsi nel mondo del fairplay ed applaudire gli avversari come ho fatto spontaneamente io. 

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