martedì 27 novembre 2012

38

Il titolo non è la temperatura della febbre anche se mi sento un po' di influenza nelle ossa bensì gli anni che compio proprio oggi. Nel frattempo ieri sera ho collezionato la seconda convocazione e la seconda sconfitta per l'equipe, che perde (e male visto che il passivo e' di venti punti) contro A-team. È stato molto bello pestare il campo da gara sul quale ho trascorso lunghi anni nelle serie giovanili (si giocava nel palazzetto della forti e liberi) e vedere sulle tribune qualche faccia amica mi ha emozionato, forse per questo ho giocato un po' teso partendo inaspettatamente in quintetto, sono comunque arrivati i primi punti (2 da sotto) della stagione. Augurandomi che vada meglio in futuro auto festeggio i miei 38 anni e come spesso succede nel giorno del mio compleanno piove a dirotto e il tempo e' un po' come il mio umore...molto uggioso.

domenica 25 novembre 2012

Genova per loro

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Pocket Chestnut a Genova in versione tres amigos, sono rimasto a casa perché il live era previsto in acustico. Due volte ho suonato a Genova in passato ''show case in Fnac" nel 2007 ai tempi del terzo album dei Kech e live estivo nel 2006 in un locale chiamato "le madeleine" nascosto in un sottoscala in mezzo ai caruggi. Ogni volta che ci penso ricordo una citta' carica di fascino  e pervasa da un' aria in cui si respiravano pericoli  (due risse fuori dal locale, vomitate copiose in ogni angolo, borseggi davanti al phone center internazionale e la DIGOS in borghese che ferma il nostro furgone zeppo di strumenti in piena notte desistendo da qualsiasi perquisizione dopo aver visto le facce assonnate da bravi ragazzi).

giovedì 22 novembre 2012

Invisibile

Uno dei miei brani preferiti di Cristina Donà è Invisibile, oggi mi servo del titolo per semplificare la definizione di astrazione dal gioco vissuta ieri sera. Ci tenevo molto a fare bene e mi sono allenato intensamente per raggiungere almeno una decente condizione fisico-atletica, il resto arriverà. Prima di tutto il risultato 44-56, prima sconfitta, maturata male nel terzo quarto e gestita poi con affanno e scarsa convinzione da parte di molti sul poter recuperare. Gli avversari non erano granchè e questo amplifica il senso di delusione. Le mie statistiche personali parlano da sole: venti minuti scarsi giocati, 0/3 al tiro, 0/2 ai liberi e tre falli. Buona la lotta in difesa ma decisamente impalpabile il mio contributo generale. Sul lavoro sto vivendo un momento di grande solitudine, ho idee e progetti e una discreta voglia di darmi da fare ma sono offuscato da certi meccanismi vecchi e obsoleti che mi appaiono impossibili da sradicare, una parte di questa condizione (non conVinzione) ha sicuramente contribuito alla "mancanza di palle" sul campo da gioco. Ho chiesto un incontro con la direzione che non mi è stato negato ma dopo un primo momento di esaltazione e iniziativa adesso penso che perderò tempo. Devo assolutamente togliermi dalla testa questo pensiero. Sentimentalmente non sono giorni felici e spensierati, la presa di coscienza della malattia dello zio sta sfiancando il sistema nervoso di mia moglie e invece di dare un supporto tendo a non dare fastidio e quindi mi chiudo. Allora una persona che legge penserebbe che se conosco le cause posso anche trovare le soluzioni ai problemi ma quando entro in questo vortice è il mimetismo con l'ambiente a far da struttura portante al mio stato d'animo. Come ieri sera quando nonostante tagli, sbracciamenti e palloni chiamati tra me e l'uomo invisibile non c'era nessuna differenza.

mercoledì 21 novembre 2012

Esordio

Inizia stasera la stagione agonistica di cui accennavo nel post dedicato alla Equipe '83 e il primo obiettivo (convocazione) e' stato raggiunto, stasera sarò tra i nove giocatori (piu' il coach che non e' ancora munito di patentino) che si opporranno alla Don Bosco per la prima giornata del campionato di prima divisione, girone F.  Il mio traguardo personale e'  poter essere convocato almeno per la metà delle partite.

lunedì 12 novembre 2012

Tracollo sportivo milanese

La scorsa settimana è stata per me molto impegnativa, oltre al solito lavoro in concessionaria mi sono recato a Monaco di Baviera dove ho partecipato a un corso tecnico di formazione. Non è la prima volta che frequento questo tipo di corsi che sono massacranti in quanto concentrati in dieci ore che sembrano non aver mai fine visto il grande susseguirsi di attività. Temendo un tracollo fisico, attendevo la domenica per ricaricare le batterie e la giornata era ideale visto il ricco programma sportivo. Avendo saltato anche un allenamento di pallacanestro avevo in programma di correre al mattino per mantenere un buon fiato ma  una pioggia battente mi ha fatto desistere. Così mi sono dedicato a guardare lo sport prima in tv poi dal vivo imponendomi una buona dose di relax mentale e fisico. Ieri era anche la giornata in cui mio nipote Francesco, che ha da poco compiuto otto anni, assisteva per la prima volta ad una partita di calcio allo stadio Meazza di San Siro e il suo esordio è coinciso con una bruciante sconfitta del Milan per 3-1 ad opera della Fiorentina. La sera sarebbe poi stato il turno dell'Inter sconfitta a Bergamo. Ma l'emozione nell'immedesimarmi in quel bambino che sono stato anche io trenta anni fa quando per la prima volta vidi un match di calcio dal vivo non era la sola. Ieri ho portato mia moglie al Forum di Assago per vedere l' Olimpia Milano da una prospettiva inusuale ovvero all'interno di uno Skybox, quelle stanzette situate in alto alla struttura messe a disposizione degli ospiti invitati dai numerosi sponsor. La sconfitta con l'ultima in classifica (Reyer Venezia) non è passata per me in secondo piano visto che delle tante partite che potevano offrirci, le due squadre hanno scelto quella contraddistinta da una pioggia di canestri (entrambe le squadre hanno chiuso in tripla cifra). Per mia moglie è stato divertente constatare di persona in che modo il buffet e l'open bar a disposizione degli invitati siano stati saccheggiati con abili tattiche da parte di sfrontati pseudotifosi che nonostante lo spettacolo e la situazione privilegiata hanno anche trovato il modo di criticare la squadra e la società, che per dirla tutta lo merita, ma visto il non esborso di denaro potevano anche calarsi nel mondo del fairplay ed applaudire gli avversari come ho fatto spontaneamente io. 

martedì 6 novembre 2012

In vista di un addio


Ho trascorso qualche giorno nel basso Lazio in provincia di Latina, più precisamente ho girovagato tra Formia, Gaeta e poi su fino a Terracina e  S. Felice del Circeo. Purtroppo non è stata una gita di piacere. Zio Aldo, unico fratello di mia suocera, sta molto male e le sofferenze nonostante le cure aumentano molto velocemente. Di questi giorni cupi mi rimarrà impresso l’esterno del padiglione oncologico ‘Giorgio Porfiri’ di Latina dove Aldo sta combattendo. Ho preferito non vedere con i miei occhi il progredire inarrestabile della malattia ma col pensiero sono stato al suo capezzale. La testa è tornata più volte al 1993 quando in sua compagnia vidi il concerto degli U2 del tour Zooropa a Bologna ed è questa la memoria che voglio portare per sempre con me di questo parente acquisito con il quale anche per fini artistici ho avuto stima e molti punti di contatto. Per stemperare i cattivi pensieri mi concedevo al mattino circa tre quarti d’ora di corsa lenta sulla spiaggia, allego una bella immagine del panorama di Gaeta.