lunedì 17 settembre 2012
No ai pregiudizi sulle patate
Da quando ho iniziato a lavorare, ormai una quindicina di anni fa, ho sviluppato un torpore serale che mi ha fatto diventare progressivamente meno mondano e sempre più casalingo. Mia moglie è stata la prima a pagarne le conseguenze, questo atteggiamento poco propositivo verso la vita notturna sono in grado di annullarlo quando di mezzo c'è la musica, questa cosa la fa un po' arrabbiare. La mia dolce metà è intelligente, intendo dire che pensa a come preservare la coppia di una volta, quindi mi ha fatto notare che essere un po' accondiscendente nei confronti del suo modo di divertirsi sarebbe principalmente un bene per entrambi. E' successo che lo scorso week end il lavoro mi abbia chiamato all'ordine anche di domenica e proprio la mattina del giorno di "festa" (per lei) con modo di fare serafico mi sia stato proposto di andare a consumare la cena alla sagra della patata di Oreno, piccolo paese della Brianza famoso produttore di tuberi dalle propretà organolettiche e dal sapore migliore di tutte le altre qualità prodotte al mondo... dicono. Personalmente questa cosa mi ha sempre fatto sorridere perchè le patate sono sempre e comunque patate. "Che differenza vuoi mai che ci sia tra una patata del Wiscounsin ed una di Oreno?" Pensavo così e invece mi sbagliavo! Ecco spiegato come mai qui in Brianza la sagra della patata sia un appuntamento imperdibile giunto ormai alla venticinquesima edizione. Sorpresi dalla croccantezza delle patate e dal sapore unico che donano ai piatti proposti nel menu (essenziale ma comunque ben fornito di leccornie) abbiamo trascorso una piacevolissima serata dove l'attesa di quaranta minuti prima di mangiare non ha pesato. Un'ulteriore sorpresa è arrivata quando sul palco principale allestito nella piazza centrale della piccola cittadina si è esibita una cover band formidabile. Non amo chi interpreta le canzoni di altri cercandone di ricreare perfettamente suoni, atmosfera ed esecuzione (anche in questo caso maledetti pregiudizi!) ma devo ammettere che l'esibizione dei Queenmania è stata davvero emozionante e ci ha tenuti più di venti minuti con gli occhi incollati al palco per seguire le evoluzioni dei musicisti e l'eccezionale estensione vocale del cantante. Brani come "a kind of magic", "somebody to love" , "one vision" e in particolare "bicycle race" sono risultati alle mie orecchie davvero ben riusciti.
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